Free Spirit

 

 

 

MOUNTAIN BIKE

17° itinerario: CIMA DELLE LIMENDE

(vedi la scheda tecnica) (torna indietro)

Il percorso piega subito in discesa per una stradina asfaltata tra il piazzale posteggio e la rupe, passando a valle dell'abitato di Drena, risalendo poi ad una fontana. Qui seguendo il segnavia Luch-La Casina l'escursionista continua diritto in salita evitando, nei pressi di un capitello, due stradine a sx. Attenzione al bivio con segnaletica La Casina, l'itinerario prosegue a sx in salita. Il cicloturista attraversa con tratti pianeggianti il versante nord-occidentale del Monte Capino, sbucando sulla rotabile per Malga Campo. Svoltando a sx, ridiscende a fianco di una lineare collina a vigneti. Ripresa verso dx la provinciale il giro la mantiene, fino alla prima laterale dove gira a dx per Via del Ponte e poi a sx (indicazioni pizzeria). Salendo verso l'abitato -

  1. Masi di Vigo, evita due stradine a sx e continua fino all'incrocio con aiuola (tabella segnaletica Masi di Vigo). L'escursionista prende a sx e attraverso Via "Masi di Sotto" affronta la lunga discesa, che ricongiunge alla nazionale. All'entrata di -
  2. Vigo Cavedine il giro supera una corta ma impegnativa salita a sx, seguendo per località "le Coste" (segnavia n° 9 per bici). Successivamente la località "Forche" conduce il biker alla chiesetta della Madonna dell'Aiuto. Sullo sterrato seguite le indicazioni Cavedine (segnavia n° 9 per bici). In prossimità dell'area di -
  3. sosta, all'ombra di grossi castagni, si scavalca la stanga giallo-verde, a dx di una casa diroccata. Il tracciato avanza pianeggiante su fondo di terra battuta, curvando a dx in salita (attenzione segnaletica n° 9). L'approccio alla nuova strada richiede in un primo tempo rapporti più agili, entrando in un boschetto di larici. Disegnato un tornante l'itinerario continua in un saliscendi fra una vegetazione composta da larici, faggi e pini. Il percorso lambisce case in pietra e prati della località Limende, arrivando all'imbocco di un'altra strada. Da qui prosegue diritto a sx in leggera discesa. All'incrocio svolta a dx tagliando il prato pianeggiante: luogo invitante per chi vuole sdraiarsi e godere un pò di sole. Rientrato nel bosco il ciclista scende ripidamente la forestale, di nuovo su asfalto, che mantiene fin dopo una serie di tornanti per sbucare fra campi di mais. Concluso il rettilineo la strada curva a dx, di fronte alla minuscola casetta con giardino (palo segnavia -
  4. località Opel. Qui l'itinerario imbocca a sx la vecchia mulattiera dal fondo sconnesso. Attenzione: prendere a sx al bivio per Vigo Cavedine. Ad un vecchio maso il ciclista deve tenere sempre a sx per Vigo Cavedine. L'escursionista giunto al termine del prato sale a sx per un tratto ripido e poi, con continui saliscendi, incrocia un altro bivio; mantenendosi a sx supera l'ultima rampa che incrocia la forestale percorsa nell'andata. Il ciclista ripercorre a ritroso la strada fino a Drena, pedalando nell' ultimo tratto sulla provinciale attraversando il paese questa volta sulla parte alta.

 

  • Castel Drena, con la sua caratteristica cortina merlata, torreggia sulla profonda gola del Rio Salagòni e sulla vallata del Basso Sarca; strategicamente posto a vedetta e collegamento fra Castel Madruzzo e il Castello di Arco. Di proprietà dei Signori di Saiano fino al 1175, passò poi ai Signori di Arco. Le truppe francesi del Generale Vendòme lo incendiarono nel 1703 e venne così abbandonato; solo dopo l'acquisto da parte del Comune di Drena nel 1983, la Provincia Autonoma di Trento - Servizi Beni Culturali restaurò il maniero. Oggi si può visitare la mostra permanente che racconta le vicissitudini dell'antico castello.

 

 

 

 

 

(<torna indietro)     (^ top)