Guida Alpina - Istruttore M.T.B.
Fin da giovane Claudio Kerschbaumer nutre una profonda
passione per l'avventura. Adolescente aiuta la famiglia nella gestione
di un rifugio, ed è proprio in questi anni di piccole ma
profonde esperienze, che prende corpo la voglia di viaggiare per
conoscere luoghi nuovi.
Effettua decine e decine di ascensioni in tutto l'arco alpino, molte
di queste in solitaria, come ad esempio la Nord dell'Eiger, che
per poco non si risolve in tragedia (colpito da una scarica di sassi,
riesce fortunosamente a rientrare con i propri mezzi).
Nella
metà degli anni '80 intrapprende diverse spedizioni extraeuropee
e inizia a collaborare con famose riviste fra cui Airone, Max, Tutto
Itinerari, Alp, Rivista della Montagna. Scrive libri-guida di trekking
e mountain bike. In Canada collabora con l'Università di Calgary
alla realizzazione di un CD-ROM sul Parco Kluane ed il monte Logan
nello Yukon. In anni recenti firma gli itinerari del catalogo degli
orologi Pro Trek Casio.
Nel '91 parte in bicicletta dall'Alaska e scende verso sud per più
di 15.000 chilometri fino all'Argentina. Lungo il percorso scala le
cime più alte di ogni stato che attraversa, inclusi ovviamente
McKinley e Aconcagua. Il dislivello totale è di 65.000 metri.
Diventa il primo uomo ad effettuare il concatenamento bicialpinistico
del nord, centro e sud America.
Ora la sua professione di Guida Alpina lo vede impegnato ad organizzare
spedizioni negli angoli più suggestivi del mondo cercando di
trasmettere, con discrezione, le proprie esperienze.
"L'uomo che viaggia lo fa per vedere e conoscere altre realtà
e culture, per raffrontarsi con esse, per sperimentare la diversità
di altri stili di vita, per gioire della varietà dei paesaggi
e degli ambienti, per instaurare rapporti veri con altri uomini. Il
viaggiatore si sforza di comprendere e accettare le molteplici realtà
di vita che si incontrano, uscendo dai limiti della propria quotidianità.
Meravigliarsi di fronte alle bellezze del mondo, senza rovinarle o
depredarle, ma amandole come si possono amare i propri figli, riconoscendosi
nello sguardo di un bambino povero, cui il presente offre pocoe per
il quale il futuro non sarà probabilmente roseo. Lasciarsi
sedurre dalle sconfinate lande boreali, inchinarsi di fronte al vento
patagonico, e per una volta sentirsi partecipi dei fascinosi racconti
degli antichi esploratori .
Sensazioni uniche e forti che accompagnano il delicato equilibrio
tra curiosità e rispetto.
Viaggiare aiuta l'uomo a scoprire l'essenza della propria natura."
Claudio Kerschbaumer
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