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9° Itinerario: BOCCA DI TRAT

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Dal porto lacustre della graziosa, antica cittadina di Riva del Garda, situata all'estremità settentrionale dell'omonimo lago parte questa proposta. L'ardita strada, scavata nella rupe in posizione panoramica sul Garda, è una valida alternativa alla trafficata statale della Val di Ledro. A un tornate poco dopo un rudere di ristoro si trova una strada a sx, attenzione a non prenderla ma continuare completando il tornante. All'uscita del tunnel si guadagna la strada della Val di Ledro, che viene percorsa fino all'omomimo lago. Oltrepassato l'abitato di Molina di Ledro, lambendo le rive del -

  1. Lago, famose per i resti delle palafitte di un villaggio dell'età del bronzo, ben visibili sulla sponda sud-occidentale, il ciclista prosegue lungolago godendo del particolare paesaggio. Terminato il lago ecco che l'itinerario prende l'indicazione per Pieve di Ledro, entrando nell'abitato. Pedalare ora sulla stradina che sale diretta verso nord; al secondo incrocio girare a sx sulla vecchia strada per Locca, che sbuca sulla provinciale della Valle dei Concei. Il ciclista visita il centro di Locca e sempre su asfalto fra coltivazioni e centri abitati giunge all'entrata del paese di Lenzumo. A sx di un evidente capitello posto fra due strade inizia la rotabile per il Rifugio Pernici. Nei pressi di una falegnameria l'escursionista svolta a dx; la strada diventa più irta, passando fra vecchi masi. Affrontando stretti tornanti si prende subito quota, finchè il bosco e il fondo asfaltato lasciano spazio a verdi dorsali, luogo di pascoli estivi. Il tracciato lambisce -
  2. malga Trat, in un pezzo pianeggiante, aggirando la parte terminale della Valle del Vai. Tenendo il segnavia Rifugio Pernici il ciclista sbuca sulla panoramica Bocca di Trat affacciata sul versante opposto (km 25,58; m1581). Da qui prende il via la gara "dell'Adrenalina": il percorso è quello che stiamo per conoscere. Sul cippo segnavia risaltano le indicazioni per Malga Grassi-Campi-Riva, da seguire percorrendo la forestale. Attenzione al primo tornante seguirlo a sx rientrando in un fitto bosco; un brusco cambio di pendenza impegna a sfoderare tutta la bravura nel rimanere in sella. (Difficile sbagliare, qualsiasi strada si prenda portano tutte nello stesso punto). Giunti su di una strada più tranquilla proseguire a sx in discesa, arrivando a -
  3. Malga Grassi. Il percorso procede diritto a lato del parcheggio e dopo 200 m circa trova la carrareccia che scende a dx a gomito. E' la vecchia strada che porta a Campi lungo la Valle Gamella, utilizzata per la gara. E' forse ancora più impervia del tratto iniziale. Con le braccia al limite dello stress fisico il biker raggiunge la rotabile per -
  4. Campi; alle prime case svolta a dx pianeggiante tenendo il segnavia Sentiero della Pinza-Riva. Il tracciato guida l'escursionista sul versante est della valle. Ora nuovamente su sterrato a volte impegnativo si pedala sul conoide della Cima d' Oro, sbucando a lato del torrione cilindrico di S.Giovanni. Con una preziosa vista sull'anfiteatro rivano, scendere gli ultimi 400 m su fondo cementato fino al centro di Riva.

 

  • Lago di Ledro bacino idroelettrico le cui acque convogliate in gallerie sotterranee, arrivano alla centrale Ponale di Riva. Durante l'estate l'acqua del Lago di Ledro viene compensata con l'impiego di pompe, che spingono l'acqua del lago di Garda al lago di Ledro.
  • "Discesa dell'Adrenalina". Dalla Bocca di Trat il biker può misurarsi sul percorso della "pazza" gara di discesa per mountain bike "dell'Adrenalina". I vincitori della competizione, che si effettua annualmente, impiegano soltando 17 minuti dalla selletta della Bocca di Trat fino a Riva. "Pazzi furiosi!"

 

 

 

 

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