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MOUNTAIN BIKE

21° itinerario: PASSO DELLA MORTE

(vedi la scheda tecnica) (torna indietro)

La strada statale 239 per Ponte Arche guida verso l'evidente gola del Limarò, profondamente incisa fra i calcari del Dain "grant", Monte Casale e del Dain "picol", dove scorrono le gelide acque del fiume Sarca. Al 5° tornante (2,16 km) il biker svolta a dx e, scavalcata una stanga, prosegue sulla -

  1. vecchia e ardita strada per Ponte Arche. In alcuni punti pedala a strapiombo sulla gola del Limarò. Finito l'asfalto sale diritto per un ripido tratto di 15 metri, girando a dx sulla sterrata che porta a lato della statale. Il ciclista pedala parallelo allo stradone a dx per 150 metri circa, riprendendo sempre a dx la strada vecchia. Nelle vicinanze di un maso esce nuovamente sulla statale, percorrendola fino quasi all' imbocco con la galleria. Qui l'itinerario rimane esterno, percorrendo un ulteriore tronco della vecchia strada. Scavalcato il guard-rail si riprende un ultimo tratto della statale, imboccando dopo circa 1 km un'evidente -
  2. mulattiera, che sale ripida parallela a sx della statale. Al bivio il giro prosegue su asfalto pianeggiante; e nel tratto in saliscendi, fra campi di mais e prati, entra nell' area rurale delle Giudicarie esteriori. In vista degli abitati di Poia e Godenzo il biker svolta a sx su ripido sterrato, passando a lato di un frutteto; al primo bivio tiene la sx e subito dopo piega ancora a sx in direzione nord-ovest. In salita segue la strada più evidente, giungendo a valle dell'abitato di Comano. Oltrepassando il paese, che guarda ai monti di Stenico, Dolomiti di Brenta e fino al Carè Alto, l'itinerario imbocca la strada panoramica del Monte Casale. Al bivio con croce (area adibita a feste campestri) il percorso gira a dx rimontando su sterrato; al primo tornante si prende a sx la principale, evitando la strada ripida con segnaletica "rifugio Don Zio". La forestale sale costante, senza forti pendenze, fino a giungere ad un piccolo piazzale con stanga. Qui inizia il tratto più impegnativo: sarà chi ha dosato il dispendio energetico prima, a non subire l'atletica salita, che punta alla costa prativa della cima del Monte Casale. Un ultimo sforzo porta al rifugio Don Zio (ottimi piatti tradizionali). Dal rifugio, in 5-10 minuti a piedi o in bici, si arriva sulla cima, dove si può consultare il punto panoramico; dall'orlo del dirupo spazia grandioso il panorama sulla Valle del Sarca. Contemporaneamente si ammirano cinque specchi d'acqua: il lago di S.Massenza, il lago di Toblino, il lago di Cavedine, il lago di Molveno e il lago di Garda. Inoltre si può sbizzarrirsi nel riconoscere i gruppi montuosi con l'aiuto del segnale trigonometrico. Il ritorno viene effettuato lungo la stessa strada di salita, fino al bivio con la -
  3. croce (nell'area adibita a feste campestri appena fuori il paese di Comano). Proseguendo diritti per il tratto pianeggiante fino alla biforcazione fra prati e campi di mais, prendere a dx in leggera salita e continuare diritti in discesa. Questa strada ripercorre la traccia di una probabile antica via di comunicazione romanica denominata del -
  4. Passo della Morte. Lungo il tragitto si incontra un grande capitello e quindi al punto più alto della seconda parte del percorso, per poi scendere la spalla rocciosa del Monte Casale. Al bivio il cicloescursionista inizia in discesa a sx sulla principale e sempre a sx gira al primo tornante, per poi prendere a dx al secondo. Giunto alla "Casina Forestale" continua la discesa, ora ripida, fino a ricongiungersi con la vecchia strada per Ponte Arche nel primo tratto di questa. Per chiudere l'ampio itinerario si ripercorre a ritroso la via di andata fino alle Sarche.
  • il duello al "Passo della Morte". Graziadeo di castel Campo amava, non corrisposto, Ginevra di Stenico. La fanciulla aveva però impegnato il suo cuore al nobile Aliprando di castel Toblino, che spesso si recava nella parte giudicariese per incontrarla; affrontava così la strada che, dalle Sarche per il passo della Morte e Comano, portava a Lomaso. Pieno di odio e di vendetta, Graziadeo attese il rivale al passo della Morte e lo uccise nel corso di un furibondo duello.

 

 


 

 

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